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via Molino, 5
28883 Gravellona Toce (VB)
P.iva 01211500036
Lun, Mar, Gio, Ven 9:00 - 12:00 / 14:00 - 19:00
Mer 12:30 - 20:00
La malattia parodontale (chiamata a volte anche parodontite, parodontosi, piorrea, parodontopatia) è una infezione di tipo batterico (oppure più raramente virale) che colpisce il parodonto, cioè l’insieme delle strutture che circondano il dente: la gengiva, l’osso che sostiene il dente ed il legamento che collega il dente all’osso. E’ una malattia che decorre molte volte in modo indolore, e può quindi progredire e aggravarsi senza che l’individuo quasi se ne accorga, se non nelle fasi terminali.
Colpisce, a vari livelli di gravità, una porzione rilevante della popolazione adulta. Per questo è fondamentale sottoporsi regolarmente a visite di controllo che permettono di fare una diagnosi precoce, magari anche con l’utilizzo del microscopio a contrasto di fase, e mettere in atto adeguate misure di prevenzione e trattamento. La malattia parodontale colpisce dapprima la gengiva, e si può evidenziare molte volte per un aumentata tendenza al sanguinamento mentre ci si spazzola. Questo stadio di infiammazione si chiama gengivite ed è reversibile. Se non si cura l’infezione,in alcuni casi la gengivite può progredire in parodontite. La gengiva si distacca dal dente, creando le cosiddette tasche parodontali in cui si accumula la placca, che calcificando diventa tartaro. Il tartaro adeso tenacemente alla radice del dente, ne altera la superficie e il paziente non è più in grado di rimuoverlo attraverso l’igiene orale domiciliare. La presenza di placca e tartaro sottogengivale sono fra i principali responsabili principali della progressione della malattia che, se non trattata, può nei casi più gravi provocare la perdita di denti anche perfettamente sani. Una predisposizione genetica individuale, quasi sempre ereditaria, è l’altro fattore che contribuisce allo svilupparsi della malattia.
Le fasi della terapia sono essenzialmente 3:
1)Preparazione iniziale: rimozione completa di placca e tartaro da tutti i denti. Istruzione del paziente alle corrette manovre di igiene orale domiciliare.
2) Solo in rari casi, piccoli interventi chirurgici localizzati per ricostruire l’osso andato perso, togliere il tartaro in profondità a lembo aperto, rimodellare la forma di osso e gengiva. Questa fase viene chiamata Chirurgia Parodontale.
3) Mantenimento: dopo il trattamento il paziente viene richiamato, ad intervalli regolari di durata variabile fra i 3 mesi ed un anno, per rimuovere il tartaro che può nel tempo potrebbe essersi riformato.
Nel caso che la pulizia periodica richieda una particolare accuratezza e precisione per la presenza di tasche, l’uso delle curettes può completare efficacemente quello che è stato fatto inizialmente usando il manipolo ad ultrasuoni.